compito riprodurre su cartoncino scultura di piede con matita e carboncino
mercoledì 26 novembre 2014
martedì 18 novembre 2014
Il mio Ranxerox con la sua Lubna tela ad olio 70x100
mi sono permessa di riprodurre un post allegato alla rivista Frigidaire di seguito riportato
Andrea Pazienza: Petrilli, Zanardi e Colasanti
Serigrafia su cartoncino, numerata e firmata, 1983. [cm 68 x 48]
Immagine tratta dalla storia “Notte di Carnevale” (Frigidaire n. 18, maggio 1982), splendidamente stampata su carta speciale in una tiratura numerata e firmata. Qui l’arte del colore di Pazienza incrocia teneramente il racconto più atroce delle gesta eroico-criminali di Zanardi e dei suoi amici/complici con effetti di eccezionale suggestione. Le figure sono immerse nel paesaggio urbano della periferia bolognese che assume il ruolo di inquietante protagonista oggettivo del dramma.Quando nasce e chi lo crea? Nasce nel 1978, nella prima di una serie di brevi storie in b/n che vengono pubblicate sulle pagine della rivista Cannibale, come Rank Xerox: diverrà Ranxerox nel 1980, in seguito alle rimostranze dell'azienda dalla quale aveva mutuato il nome, preoccupata per il fatto che il proprio marchio potesse essere accostato ad un personaggio "(...) le cui imprese sono un concentrato di violenza, oscenità e turpiloquio". Dopo una brevissima apparizione nel 1979 sulle pagine della rivista Il Male, approdò alla sua collocazione finale, su Frigidaire, dove le sue avventure apparvero fino alla fine del 1985, poco prima della morte del suo creatore Stefano Tamburini. Inizialmente Tamburini si occupa dei testi e dei disegni, coadiuvato per questi ultimi da Andrea Pazienza e Tanino Liberatore, successivamente, le storie a colori pubblicate su Frigidaire, più lunghe, e che consacreranno il personaggio nel panorama fumettistico mondiale, verranno realizzate graficamente dal solo Liberatore e scritte come di consueto da Tamburini. Molti anni più tardi, Liberatore porterà a termine l'ultima storia del personaggio, lasciata incompiuta da Tamburini, avvalendosi della collaborazione di Alain Chabat per i testi.
Chi è Ranxerox? Ranxerox il "coatto" che si fa di vinavil (allora ancora Rank Xerox) è un robot assemblato con pezzi di scarto presi da una fotocopiatrice da uno studelinquente della Roma del futuro (rispetto ai nostri giorni le storie del personaggio sono ormai ambientate nel passato).
Ranx si muove in una Roma multilivello decadente e cialtrona, ma brulicante di vita e passioni, inizialmente legata a una propria specificità, per divenire poi, nelle storie più tarde, metafora di tutte le città che verranno e che ci attendono nel futuro. Il personaggio vive storie cariche di una gratuita violenza iperrealistica, scritte con un linguaggio immaginifico e ricco d'inventiva, e non meno violento. L'effetto che si ottiene è di raffinata caricaturalità, che sfocia in una rappresentazione del grottesco che mette spietatamente a nudo ipocrisie e perbenismi. Tamburini imbeve letteralmente le avventure di Ranx di riferimenti interni ed esterni al genere (per fare giusto un esempio: il Ballard di Crash, chiaramente riflesso nella storia Buon compleanno, Lubna), che rielabora con la propria sensibilità ed inserisce nel tessuto narrativo delle storie, nella lirica della violenza che seppe evocare con la sua scrittura.
Liberatore, una volta assunto in prima persona il compito della realizzazione grafica del personaggio, attuò con il suo disegno giustamente definito "michelangiolesco" un'evoluzione che, se sottrasse un'aderenza più immediata al modello "ruspante" degli esordi ed alla sua specificità romana, si tradusse in una rappresentazione più compiuta sul piano generale - e più particolareggiata - del futuro immaginato da Tamburini, futuro che agli abitanti della Roma odierna pare farsi sempre più vicino, reale e incombente.
Chi sono i suoi amici e nemici? Robot tra gli esseri umani - probabilmente più disumani di lui - Ranxerox non ha veri amici, ma è costretto da un loop avvenuto nei suoi circuiti elettronici generatori di emozioni sintetiche ad amare Lubna, una lolita tossica che concentra in sè quasi ogni dote negativa umana. Il comportamento di Lubna con il suo innamorato è crudele (afferma di amarlo (...) come mia madre ha amato la sua prima lavastoviglie) e scandito dalla sua necessità di procurarsi la droga. La ragazzina, che si scoprirà essere figlia di un multimiliardario, Thomas Limbo, si circonda di una corte di amichette più o meno sue coetanee e non meno sballate e sbandate di lei: Martina, Anya e la piccola Carmen. Tamburini farà sempre più evolvere nella "coscienza" del suo coatto robotico un malessere spirituale causato dal contrapporsi dell'impossibilità di sfuggire al suo amore per Lubna, e della realtà di questo rapporto: sempre più pesante per Ranx con l'aumentare in lui della consapevolezza della vera personalità della piccola tossica. Nel corso dell'ultima storia, per sfuggire alla sofferenza di questa situazione insolubile, Ranxerox si suiciderà, offrendo il proprio cuore a Lubna (nella prosecuzione della storia, Ranx verrà poi ricostruito e riprogrammato). Come per l'Andrew Martin di Isaac Asimov anche per Ranxerox la strada dell'umanizzazione passa per la morte.
L'unico essere umano, che in un certo strano modo, possa dirsi amico di Ranxerox è Timothy, il giovane con il quale Ranx e Lubna condividono l'abitazione nella loro trasferta a New York, e che morirà tra le braccia del coatto robotico credendo di aver coronato il suo sogno di morire in uno scontro automobilistico con l'attrice Brooke Shields.
Un'umanità varia e variamente corrotta è invece il terreno di coltura dei nemici del nostro personaggio, in più di un'occasione uomini con mire di vario tipo nei confronti di Lubna. Tra le figure più riuscite inanellate da Tamburini in questa surreale galleria troviamo la Folaga, un pervertito incontrato in una delle prime storie; il pittore Raniero Fox, che tenta di usare Ranx come killer del suo stesso figlio Giorgio; Mister Volare ed Enogabalo, che in tempi diversi proveranno a sfruttare il robot per degli spettacoli; Piccolo Lord e i suoi Ragazzini Criminali, accoliti di Enogabalo; Marsi Roentgen, adolescente di ascendenza nippo-tedesca implicato in loschi affari con il padre di Lubna, della quale è il nuovo fidanzato; Thomas Limbo, padre/madre di Lubna, trafficante miliardario dai molti (sporchi) interessi; Mailù, una killer orientale. Ma forse il nemico peggiore di Ranxerox è proprio lei: Lubna
Andrea Pazienza: Petrilli, Zanardi e Colasanti
Serigrafia su cartoncino, numerata e firmata, 1983. [cm 68 x 48]
Immagine tratta dalla storia “Notte di Carnevale” (Frigidaire n. 18, maggio 1982), splendidamente stampata su carta speciale in una tiratura numerata e firmata. Qui l’arte del colore di Pazienza incrocia teneramente il racconto più atroce delle gesta eroico-criminali di Zanardi e dei suoi amici/complici con effetti di eccezionale suggestione. Le figure sono immerse nel paesaggio urbano della periferia bolognese che assume il ruolo di inquietante protagonista oggettivo del dramma.Quando nasce e chi lo crea? Nasce nel 1978, nella prima di una serie di brevi storie in b/n che vengono pubblicate sulle pagine della rivista Cannibale, come Rank Xerox: diverrà Ranxerox nel 1980, in seguito alle rimostranze dell'azienda dalla quale aveva mutuato il nome, preoccupata per il fatto che il proprio marchio potesse essere accostato ad un personaggio "(...) le cui imprese sono un concentrato di violenza, oscenità e turpiloquio". Dopo una brevissima apparizione nel 1979 sulle pagine della rivista Il Male, approdò alla sua collocazione finale, su Frigidaire, dove le sue avventure apparvero fino alla fine del 1985, poco prima della morte del suo creatore Stefano Tamburini. Inizialmente Tamburini si occupa dei testi e dei disegni, coadiuvato per questi ultimi da Andrea Pazienza e Tanino Liberatore, successivamente, le storie a colori pubblicate su Frigidaire, più lunghe, e che consacreranno il personaggio nel panorama fumettistico mondiale, verranno realizzate graficamente dal solo Liberatore e scritte come di consueto da Tamburini. Molti anni più tardi, Liberatore porterà a termine l'ultima storia del personaggio, lasciata incompiuta da Tamburini, avvalendosi della collaborazione di Alain Chabat per i testi.
Chi è Ranxerox? Ranxerox il "coatto" che si fa di vinavil (allora ancora Rank Xerox) è un robot assemblato con pezzi di scarto presi da una fotocopiatrice da uno studelinquente della Roma del futuro (rispetto ai nostri giorni le storie del personaggio sono ormai ambientate nel passato).
Ranx si muove in una Roma multilivello decadente e cialtrona, ma brulicante di vita e passioni, inizialmente legata a una propria specificità, per divenire poi, nelle storie più tarde, metafora di tutte le città che verranno e che ci attendono nel futuro. Il personaggio vive storie cariche di una gratuita violenza iperrealistica, scritte con un linguaggio immaginifico e ricco d'inventiva, e non meno violento. L'effetto che si ottiene è di raffinata caricaturalità, che sfocia in una rappresentazione del grottesco che mette spietatamente a nudo ipocrisie e perbenismi. Tamburini imbeve letteralmente le avventure di Ranx di riferimenti interni ed esterni al genere (per fare giusto un esempio: il Ballard di Crash, chiaramente riflesso nella storia Buon compleanno, Lubna), che rielabora con la propria sensibilità ed inserisce nel tessuto narrativo delle storie, nella lirica della violenza che seppe evocare con la sua scrittura.
Liberatore, una volta assunto in prima persona il compito della realizzazione grafica del personaggio, attuò con il suo disegno giustamente definito "michelangiolesco" un'evoluzione che, se sottrasse un'aderenza più immediata al modello "ruspante" degli esordi ed alla sua specificità romana, si tradusse in una rappresentazione più compiuta sul piano generale - e più particolareggiata - del futuro immaginato da Tamburini, futuro che agli abitanti della Roma odierna pare farsi sempre più vicino, reale e incombente.
Chi sono i suoi amici e nemici? Robot tra gli esseri umani - probabilmente più disumani di lui - Ranxerox non ha veri amici, ma è costretto da un loop avvenuto nei suoi circuiti elettronici generatori di emozioni sintetiche ad amare Lubna, una lolita tossica che concentra in sè quasi ogni dote negativa umana. Il comportamento di Lubna con il suo innamorato è crudele (afferma di amarlo (...) come mia madre ha amato la sua prima lavastoviglie) e scandito dalla sua necessità di procurarsi la droga. La ragazzina, che si scoprirà essere figlia di un multimiliardario, Thomas Limbo, si circonda di una corte di amichette più o meno sue coetanee e non meno sballate e sbandate di lei: Martina, Anya e la piccola Carmen. Tamburini farà sempre più evolvere nella "coscienza" del suo coatto robotico un malessere spirituale causato dal contrapporsi dell'impossibilità di sfuggire al suo amore per Lubna, e della realtà di questo rapporto: sempre più pesante per Ranx con l'aumentare in lui della consapevolezza della vera personalità della piccola tossica. Nel corso dell'ultima storia, per sfuggire alla sofferenza di questa situazione insolubile, Ranxerox si suiciderà, offrendo il proprio cuore a Lubna (nella prosecuzione della storia, Ranx verrà poi ricostruito e riprogrammato). Come per l'Andrew Martin di Isaac Asimov anche per Ranxerox la strada dell'umanizzazione passa per la morte.
L'unico essere umano, che in un certo strano modo, possa dirsi amico di Ranxerox è Timothy, il giovane con il quale Ranx e Lubna condividono l'abitazione nella loro trasferta a New York, e che morirà tra le braccia del coatto robotico credendo di aver coronato il suo sogno di morire in uno scontro automobilistico con l'attrice Brooke Shields.
Un'umanità varia e variamente corrotta è invece il terreno di coltura dei nemici del nostro personaggio, in più di un'occasione uomini con mire di vario tipo nei confronti di Lubna. Tra le figure più riuscite inanellate da Tamburini in questa surreale galleria troviamo la Folaga, un pervertito incontrato in una delle prime storie; il pittore Raniero Fox, che tenta di usare Ranx come killer del suo stesso figlio Giorgio; Mister Volare ed Enogabalo, che in tempi diversi proveranno a sfruttare il robot per degli spettacoli; Piccolo Lord e i suoi Ragazzini Criminali, accoliti di Enogabalo; Marsi Roentgen, adolescente di ascendenza nippo-tedesca implicato in loschi affari con il padre di Lubna, della quale è il nuovo fidanzato; Thomas Limbo, padre/madre di Lubna, trafficante miliardario dai molti (sporchi) interessi; Mailù, una killer orientale. Ma forse il nemico peggiore di Ranxerox è proprio lei: Lubna
giovedì 23 ottobre 2014
lunedì 1 settembre 2014
sabato 28 giugno 2014
La Sibilla Delfica (350x380 cm) venne affrescata da Michelangelo Buonarroti nel 1508-1510 circa e fa parte della decorazione della volta della Cappella Sistina, nei Musei Vaticani a Roma, commissionata da Giulio II.
Ho riprodotto, indegnamente, il volto dopo avere visitato la Cappella Sistina nel 2013, davvero entusiasmante, con il naso all'insù all'infinito esattamente come l'emozione che trasmette il capolavoro michelangelesco e del Perugino a corona sottostante, ci ritornerei mille e mille volte con il naso all'insù.
dipinto ad olio su tela 30x40
E' stato davvero emozionante ricreare la Delfina e pensare a quando la dipinse lui, con il naso all'insù sotto la volta....
Ho riprodotto, indegnamente, il volto dopo avere visitato la Cappella Sistina nel 2013, davvero entusiasmante, con il naso all'insù all'infinito esattamente come l'emozione che trasmette il capolavoro michelangelesco e del Perugino a corona sottostante, ci ritornerei mille e mille volte con il naso all'insù.
dipinto ad olio su tela 30x40
E' stato davvero emozionante ricreare la Delfina e pensare a quando la dipinse lui, con il naso all'insù sotto la volta....
lunedì 24 marzo 2014
Questo è il mio primo quadro ad olio di ispirazione libera. Tela 30x90 su malta. Il maestro mi ha detto che qui è venuto fuori il mio stile. Realizzato ispirandomi ad una foto scattata da una mia amica (L.A.) in vacanza in un'isola della Grecia nel 2013. La scelta di questo soggetto, probabilmente, mi è stata dettata dalla necessità di guardare al nuovo e soprattutto al positivo, in un momento molto buio della mia vita. Cambiamento e pace, le regole che mi hanno ispirato. Ora il quadro non è più mio, mio malgrado l'ho regalato a Natale ad una mia amica (B.R.).Anche in questo sono stata sollecitata dal mio inconscio, che si è rivelato un cattivo consigliere, morale è stato come regalare una perla ad un ...
lo intitolerò: mai piu' in regalo
lo intitolerò: mai piu' in regalo
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